Il varicocele e’ in grado di determinare alterazioni della spermatogenesi, indipendentemente dalla sua entità clinica, con vari meccanismi (alterazioni termiche del testicolo, stasi venosa con conseguente ipossia, effetto tossico di radicali liberi), che conducono nel tempo ad una diminuzione progressiva e ingravescente della fertilità, causando alterazioni del numero, motilita’ e morfologia degli spermatozoi. Non sempre però questo si verifica. Ciononostante una diagnosi precoce è fondamentale per seguire l’evolversi della patologia a carico della funzione riproduttiva.

Dopo la cura del varicocele (che sia chirurgica o radiologica) la funzionalità e il numero degli spermatozoi mostra un netto miglioramento.

Sintomi

Molte persone ammalate di varicocele non accusano nessun sintomo. Quando le dimensioni siano sufficienti a causare sintomi, sostanzialmente si ha: dolore sordo del testicolo, senso gravativo di pesantezza a livello scrotale e problemi di infertilità.

Il dolore associato al varicocele è dovuto all’eccessiva pressione del sangue all’interno delle vene dilatate. Tale aumento pressorio così come il dolore aumentano quando si sta in piedi per lunghi periodi di tempo, nell’attività sportiva, sollevando pesi, il caldo ed alla fine di un rapporto sessuale.

I segni più frequenti sono vene dilatate palpabili a livello scrotale, descritte come un “sacchetto vermiforme” (la contrazione addominale fa aumentare il volume delle vene), inoltre il testicolo colpito da varicocele può risultare più piccolo rispetto al controlaterale.

Diagnosi

Generalmente la diagnosi di varicocele viene posta semplicemente con la visita, un’accurata ispezione dello scroto ed un completo esame obiettivo da parte del medico andrologo permette di determinare la presenza di varicosità a livello testicolare. E’ comunque indispensabile una corretta e approfondita valutazione delle cause e dell’entità per le quali non è sufficiente la sola visita clinica. Dal momento che il varicocele può portare ad una compromissione della qualità del liquido seminale è indispensabile uno spermiogramma e un Eco-colorDoppler testicolare, strumento principale nella valutazione del varicocele e soprattutto nelle forme subcliniche di difficile individuazione e definizione fornendo informazioni necessarie all’identificazione e tipizzazione documentando il reflusso venoso.

Solitamente si distinguono 4 livelli di varicocele: I, II, III e IV grado.

L’ecocolordoppler è inoltre indispensabile nel follow-up del soggetto dopo la terapia allo scopo di valutarne il successo o l’eventuale persistenza di reflusso venoso e le modificazioni del volume e del trofismo testicolare.

Terapia

L’indicazione al trattamento della patologia viene data dall’andrologo quando il varicocele è associato ad alterazione della quantità e/o qualità degli spermatozoi o a dolore testicolare.

Il trattamento ha come scopo principale quello di migliorare la spermatogenesi o di prevenire un suo deterioramento futuro.

Attualmente esistono due opzioni di trattamento per i soggetti affetti da varicocele: la scleroembolizzazione percutanea e l’intervento chirugico.

Indicazioni principali sono: alterazione dello spermiogramma o dolore.

Esiste un largo consenso al trattamento del varicocele nelle seguenti condizioni: adulti e adolescenti con varicocele sintomatico (dolore); adolescenti con riduzione del volume testicolare sinistro > 2-3 ml rispetto al controlaterale (prevenzione); adolescenti avanzati con varicocele di 3° grado e progressivo deterioramento dei parametri seminali in follow-up di 1-2 anni; maschi partners di coppia infertile da meno di tre anni, con anomalia della qualità seminale inspiegata.

Il controllo dei parametri seminali andrebbe fatto non prima di 3-4 mesi dall’intervento.

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